mercoledì 30 luglio 2008

Quando la Toscana incontra la Campania

Ecco cosa succede, quando in una calda serata estiva, un filetto di Ombrina affumicata (della cooperativa di pescatori di Orbetello), incontra in una padella dei veri paccheri di Gragnano (del pastificio tradizionale Di Nola): amore allo stato puro!

Questo è un primo piatto veloce, saporito, avvolgente e raffinato.
A casa nostra, ogni volta che preparo qualcosa di nuovo e ad Enrico piace, diciamo sempre la frase: lo mettiamo in menù, per intendere due cose: che va rifatto; e che nei nostri sogni, quando io avrò il mio piccolo bistrò-ristorante con 3 tavolini di numero, quel determinato piatto sarà davvero in menù.

Bè, a partire da ieri sera, vi garantisco che nel mio immaginario bistrò questo piatto sarà sempre presente!


Paccheri di Gragnano al sugo fresco di Ombrina affumicata
per 2 - 3 persone
1 filetto piccolo di ombrina affumicata
250 gr di paccheri di gragnano
10 pomodorini piccadilly
1/2 cipolla dorata
1 limone
prezzemolo a piacere
olio extravergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.

I paccheri originali di Gragnano, sono molto resistenti alla cottura, quindi occorre organizzarsi per bene, perché alcuni tipi di pasta ci possono mettere anche 20-25 minuti prima di cuocersi. accendere per prima cosa il fuoco sotto la pentola per la pasta in modo da portare l'acqua a bollore il prima possibile. Tritare al coltello la cipolla, e tagliare a dadini il filetto di ombrina. Fare un veloce soffritto di cipolla e ombrina, e nel frattempo tagliare a dadini anche i pomodorini.
appena l'acqua bolle, salare e tuffarci i paccheri, girandoli delicatamente di tanto in tampo per controllare la cottura. quando la cipolla e il pesce sono ben rosolati, aggiungere i pomodorini tagliati a dadini e far cuocere per pochi minuti. Aggiungere poi la buccia grattugiata di 1 limone e anche il succo di 1/2 limone. Mescolare per bene e se occorre, ammorbidire il sughetto con un cucchiao di acqua di cottura della pasta ormai ricca di amido. Salare e pepare ed aggiungere il prezzemolo tritato a fuoco ormai spento. Quando i pacchero sono cotti ma ancora molto al dente, scolarli e versarli nelal padella con il condimento, accender edi nuovo sotto al sugo e Mantecare la pasta con il condimento.

servire subito, magari con un bicchiere di buon vino bianco ghiacciato.

p.s. io non li avevo, ma avrei aggiunto volentieri due cucchiai di pinoli tostati.

2 commenti:

Günther ha detto...

che un bell'incontro un gran piatto, una gran bella preparazione

Anonimo ha detto...

Ma sei proprio brava! Complimenti, è un'accoppiata che funziona. Il bistrot arriverà, e vedrai che successo!